Ah! Quanti itinerari possibili e quanti pochi giorni di ferie per farli tutti..
Se dovessi scegliere quale itinerario assolutamente non perdere in Francia ne direi uno su tutti: la Provenza.
La Provenza è spiazzante per quanto bella e tante sono le possibili tappe che potremmo mettere all'interno del nostro viaggio.
Ma una cosa è certa: questo è un viaggio da fare assolutamente On The Road!!!
Come al solito eccomi qua a condividere con te che mi leggi, il mio itinerario on the road alla scoperta di questo angolino bucolico di Francia.
E allora via verso questa nuova avventura. Allaccia le cinture, si parte!
Partenza da Marsiglia, dove si arriva con un volo low cost dall'Italia, e poi subito in macchina per iniziare a scoprire la Provenza!
La prima tappa è il piccolo villaggio di Roussillon, in Languedoc.
Perché sono diretta lì? Ma ovvio, in questa zona ci sono i migliori vini Rosè..
Ma noo, il vero motivo non è questo, io non vedo l'ora di andare a vedere "Il Sentiero dell'Ocra", un trekking facilissimo e di breve durata lungo questo percorso appunto, color ocra, molto particolare e affascinante.
Credimi, mai visto un panorama così!
Pausa pranzo nel paesino ed è giunto il momento di provare un buon vino della Languedoc prima di ripartire per una nuova tappa.
Arrivo ad Arles e il primo impatto è subito positivo, la trovo carinissima.
Prendo subito la mappa al Punto Turistico e mi immergo in un "Percorso Van Gogh", uno dei miei pittori preferiti.
Vuoi sapere di cosa si tratta?
Vincent Van Gogh ha vissuto un periodo della sua vita proprio ad Arles, dove viveva con l'amico Paul Gauguin e dove poi fu ricoverato per qualche anno, prima di tornare a Auvers-sur-Oise, dove infine morì.
Per saperne di più continua a leggere qui..
Questo percorso ti permette non solo di fare un bel tour a piedi per la città ma anche di scoprirla con gli occhi dell'artista, attraverso le sue opere e i punti esatti dove le aveva dipinte.
Se vuoi approfondire questo percorso, ti lascio un articolo più dettagliato che ho scritto proprio sulla bella città di Arles e su Vincent Van Gogh: continua a leggere qui..
Dopo aver scoperto questa interessante città, che spero piaccia anche a te tanto quanto è piaciuta a me, si prosegue e si fa una breve tappa alla vicina Nimes, dove anche qui si trova un importante anfiteatro romano ben conservato, e poi rotta verso Montpellier, dove passerò la notte.
Tappa veloce nella città dei Papi per me, che sono solo di passaggio. Tu se puoi, prenditi un po' di tempo per gustarti ogni angolino, è davvero carina.
Visita il Palazzo dei Papi, che è Patrimonio Unesco e passeggia per la città dei Papi fino al Ponte Saint-Bénezet, più semplicemente chiamato Ponte d'Avignone, che affaccia sul fiume Rodano.
Poi divertiti a cercare di ricordarti la filastrocca se anche tu come me l'hai studiata a scuola. Com'è che faceva? ... Sur le pont d'Avignon ...
Mi rimetto in viaggio e arrivo a Montpellier poco prima del tramonto, che mi godo dalla terrazza della Promenade du Peyrou.
Poi lentamente mi dirigo verso il centro cittadino, attraverso la bella Place de la Comédie e decido di immergermi nella movida di Montpellier, che non dimentichiamoci, è una città universitaria e per questo molto viva.
Qui l'aperitivo con un fresco "verre de vin" è quasi d'obbligo!
Per saperne di più continua a leggere qui..
Ora si va in Camargue e devo avvisarti, sarà un sogno ad occhi aperti!
La strada che percorro nel cuore della Camargue è un susseguirsi di panorami pazzeschi, completamente immersi nella natura.
Mi ritrovo finalmente a vedere i famosi e caratteristici cavalli bianchi della Camargue e non solo.. anche tanti fenicotteri rosa e tante altre specie di uccelli (questo è un paradiso per chi fa birdwatching).
E poi così, d'improvviso, ecco le saline di Giraud davanti a me e quasi non ci credo.. sono lilla!
Tutto il paesaggio si tinge di lilla e io non posso fare a meno di emozionarmi davanti a questo spettacolo, davvero pazzesco!
Ma tu lo sai perché le saline di Giraud sono lilla?
Il motivo è tutto naturale: il merito è di un'alga che si deposita proprio in queste saline e che tinge le acque di questo colore e anche qualcun altro... i fenicotteri!
Scopro qui che i fenicotteri sono rosa perché mangiano i gamberi che a loro volta mangiano quest'alga. Insomma, alla fiera dell'Est.. gira gira tutto diventa rosa.
Incredibile, vero?
Dopo esserci riempiti gli occhi con questa meraviglia, siamo pronti per lasciarcela alle spalle e continuare a girovagare nella bella riserva naturale della Camargue.
Ci si sposta ora a Sainte Marie de la Mer, una cittadina gitana tanto, tanto caratteristica. Qui ogni anno si tiene la festa dei gitani, dove i gitani di tutto il mondo si ritrovano per questo festival che ha anche un significato religioso.
Dopo un giretto in questo piccolo e folcloristico paese, si riparte pian piano lungo la costa, per far lentamente ritorno verso la base ma godere ancora un po' di questo paesaggio magico.
Eccoci di rientro alla base, si ritorna al punto di partenza: Marsiglia.
Se appena arrivata non avevo avuto modo di scoprirla, ecco il momento giusto per visitare la famosa città portuale francese.
Comincio dall'alto di Notre Dame de La Garde, un bel punto panoramico per avere sotto gli occhi l'intera città e scendo poi al Palais Longchamp, dove si trovano due musei.
Poi mi dirigo verso il Vieux Port - il Porto Vecchio e mi faccio una bella passeggiata, ammiro incuriosita l'opera moderna di Norman Foster "L'Ombirière" e proseguo verso lo storico quartiere Le Panier, dove si trova la Vieille Charité: un ex ospizio tramutato in museo.
Per mancanza di tempo non ho avuto modo di visitare lo Chateau d'If che si trova sull'isoletta di fronte al Porto Vecchio e che era un ex prigione dove fu ambientata la storia del Conte di Montecristo. Ho purtroppo mancato anche una visita al MUCEM: il Museo delle Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo però, complice la bella giornata, non avevo proprio voglia di chiudermi dentro un museo stavolta.. spero di essere perdonata.
La Cattedrale invece non me la perdo, e poi già che ci sono, mi avventuro per le stradine in cerca di street art, che anche quella sembra non mancare.
Mi è venuta fame e strano a dirsi ma fatico un bel po' prima di trovare un posto che non mi sembri turistico per poter provare una buona bouillabaisse, la famosa zuppa di pesce di cui si parla ogni volta che si nomina Marsiglia.
Alla fine mi siedo e tutto sommato non è male!
L'ultima cosa che ti racconto di Marsiglia è secondo me quella che vale la visita.
Sto parlando delle Calanques: quelle insenature che potremmo addirittura azzardare a chiamare fiordi, con acque cristalline, nuvole basse e possono essere visitate via mare e via terra.
Uno spettacolo della natura sorprendente, che non posso fare a meno di visitare, seppur in minima parte, prima di restituire l'auto a noleggio e ripartire verso casa.
Probabilmente in tutto questo giro che ho percorso ci sarebbero altrettante tappe da aggiungere, ne sono quasi certa. Per un primo approdo in Provenza, queste tappe sono più che sufficienti a darci l'idea di quanto sia speciale e ricca questa zona e magari chissà, ci farà venir voglia di tornare di nuovo per scoprirne un pezzettino in più, ma sempre con la rigorosa calma che la Provenza merita.
Perché si, la Provenza merita di essere vista, assaporata e goduta, piano piano, lentamente, come sorseggiando un bicchiere di fresco rosé.
Buon viaggio!
Ti è venuta voglia di partire? Contattami